La timidezza è facilmente individuabile in una persona, in quanto essa viene manifestata dal rossore in viso, dalla sudorazione, dal battito cardiaco accelerato, dai tremori, da nausea e ansia, tutte sensazioni che comunque variano sensibilmente da persona a persona. Generalmente una persona timida evita il contatto con gli occhi della persona con cui sta parlando, mantiene una certa compostezza e rigidità, cerca di controllare le proprie reazioni emotive, evita di parlare per non sentirsi al centro della situazione e scansare un possibile giudizio da parte degli altri.
Raffaele Olivieri - MioDottore.it
Le persone timide si suddividono
in due tipologie, le quali adottano stili opposti nel rapporto con gli altri, ovvero
un timido può mostrare sottomissione o aggressività.
Il timido nella maggior parte dei casi è una persona oppressa da un forte
senso di inferiorità, che arrossisce e si scusa in ogni occasione, ma
talvolta una persona timida può cercare di nascondere la propria insicurezza
mostrando spacconeria e spavalderia.
Chi è afflitto da un
carattere insicuro è inoltre facilmente etichettato come una persona asociale
per la quale avere poca considerazione. A sua volta chi subisce questo trattamento
si sente gravato dal peso di un giudizio sbagliato e di conseguenza tende a
chiudersi sempre di più nel proprio guscio.
Alla base di questo atteggiamento è presente una bassa autostima da
ricostruire al più presto per contrastare la paura di essere sempre giudicato
negativamente.